LASER PLDD
Decompressione discale percutanea mediante laser
(PLDD)
Finalità
Questa tecnica mininvasiva permette il trattamento chirurgico percutaneo di protrusioni ed ernie discali contenute.
Essa è finalizzata alla decompressione del disco intervertebrale protruso o erniato tramite il raggio Laser condotto lungo fibre ottiche all’interno di una sonda di calibro inferiore al milimetro .
Cenni storici
La metodica fu messa a punto negli USA a metà degli anni 80 dai Prof Choy ed Ascher ed il primo caso clinico trattato risale al febbraio 1986 : da allora ad oggi sono state trattati nel mondo più di 50.000 pazienti
Come si esegue la tecnica
Si esegue in anestesia locale in sala operatoria , sotto il controllo radiologico di un amplificatore di brillanza . Viene introdotto un ago nel disco intervertebrale interessato ; poi si inserisce all’interno di esso la fibra ottica e quindi si erogano impulsi Laser. Questo permette la vaporizzazione di una piccola quantità di nucleo polposo ( la parte interna del disco ) comportando la netta riduzione del suo gradiente pressorio in quanto questo è l’obiettivo della tecnica e non la scomparsa anatomica dell’ernia /protrusione .
Tempi di ricovero
24 -48 ore
Risultati e complicanze
Risultati positivi dal 70 all’85 % ; assenza di cicatrice post-chirurgica cutanea e perinervosa
Le complicanze sono all’incirca del 0,5- 1% e generalmente si tratta di discite (infezione del disco intervertebrale ) che risponde all’uso di antibiotici e di un busto steccato ; raramente si ricorre ad un intervento chirurgico.
In letteratura non si segnalano complicazioni gravi.
Le recidive ( cioè che i disturbi dell’ernia trattata si ripresentino ) sono nell’ordine del 5% e ciò può accadere dopo poco tempo o dopo anni.
La LASER decompressione è indicata nelle protrusioni discali e nelle ernie discali contenute
E’ assolutamente inutile nelle ernie discali espulse.